martedì 16 dicembre 2008
domenica 9 novembre 2008
AAA... Aspettando AUSTRALIA!
L'Australia che aspetto io, almeno dal 2006, è un film. Nellamia mente, anzi, è IL FILM.
La trama è particolarmente romantica:
Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman) è un'aristocratica signora inglese che giunge in Australia per salvare dalla rovina il ranch che ha ereditato.
Per fare ciò, deve gioco forza accettare l'aiuto di "The drover"(semplicemente "il mandriano") un cowboy australiano rude e dai modi bruschi (uno strepitoso, bellissimo Hugh Jackman ^^).
I due iniziano un epico viaggio attraverso il “bush” (parte interna e desrtca australiana) per spostare duemila capi di bestiame in terre dai pascoli migliori e si trovano a dover subire il bombardamento di Darwin da parte dei Giapponesi (siamo all'inizio della seconda guerra mondiale). Il regista è Baz Luhrmann, quel geniaccio che ha diretto Moulin Rouge.
Protagonisti meravigliosi, dunque: una bellissima Nicole Kidman e un meraviglioso Hugh jackman (perlatro i due sono trai pochi attori belli e bravi in circolazione).
Qualche curiosità?
Hugh Jackman:
- ha imparato a cavalcare DAVVERO, per girare questo film, e sono ben poche le scene in cui è sostituito da una controfigura a cavallo.
- è stato una seconda scelta per il personaggio di "The drover" (il mandriano), dal momento che la parte doveva essere di Russel Crowe. Posso dire la mia, aggiungendo che la seconda scelta è meglio della prima?!
Nicole Kidman:
- sul set si è presa cura di un cagnolino randagio che alla fine ha adottato, portandolo a casa.
- proprio mentre girava "Australia" si è accorta di aspettare un bambino.
Il film Australia intende rilanciare - anche turisticamente - questo paese fatato. Le ambientazioni sono tutte rigorosamente australiane, dunque, e le scene sono state girate all'alba e al tramonto per meglio rendere la bellezza dei colori dell'outback (deserto interno) australiano.
A voi due trailer per un veloce assaggio. Io non vedo l'ora!
lucetta
lunedì 27 ottobre 2008
CURIOSANDO... ANALIZZANDO... VERSIFICANDO
A volte mi capita di gironzolare per il web come farei per le vie della città: senza meta, senza fretta... per il piacere di perdermi e il gusto di ritrovarmi... e capita che il web premi la mia curiosità e mi confermi che anche la tecnologia può fare scoprire antichi tesori.
Qualche giorno fa ho scoperto l'angolo di un... secondo me di un poeta, che fa poesia con il suo pianoforte. E' un angolo virtuale come questo mio blog, ma sembra accogliente, rilassante e, soprattutto, autentico.
Quella persona mi ha fatto riflettere. Suona d'incanto e si mette in gioco regalando a piene mani la magia di tasti bianconeri carezzati con dolcezza.
Io faccio poesia con le parole da una vita, con quella materia prima duttile ed evanescente che tutti noi bistrattiamo e storpiamo quotidianamente che è la nostra lingua, musicale come uno strumento... ma sono sempre stata restia a condividere le mie poesie, risultato di faticosi e - a volte - dolorosi processi di conoscenza.
Sentirmi dire genericamente "bella" o "triste", o "ma cosa volevi dire?" o ancora "non la capisco" mi ha sempre trattenuta dal condividere con altri le mie parole. Così ho pagine e pagine dattiloscritte chiuse in un cassetto, ciechi aeroplanini di carta che non hanno mai provato la gioia del volo, imbrigliati dalla mia paura di cadere.
Eppure questo autunno sono diventata coraggiosa e voglio credere alla canzone che dice "la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare". Ho qui giusto qualche verso che vuole tentare un salto. Pensieri che anelano il volo.
Voglio solo ricordare una cosa, più che altro a me stessa. Non scriviamo cose belle o brutte, tristi o allegre, o cose che "debbano significare". Non scriviamo cose.
Scriviamo parole. Che a volte trillano argentine. A volte sussurrano meste. A volte fluiscono armoniose.
Come note da un pianoforte.
mercoledì 22 ottobre 2008
Autunno
martedì 14 ottobre 2008
MUSICA PER SOGNARE...
I woke up early this morning around 4am
With the moon shining bright as headlights on the interstate
I pulled the covers over my head and tried to catch some sleep
But thoughts of us kept keeping me awake
Ever since you found yourself in someone else's arms
I've been tryin' my best to get along
But that's OK
There's nothing left to say, but
RIT:
Take your memories I don't need'em
Take your space and take your reasons
But you'll think of me
And take your cap and leave my sweater
'Cause we have nothing left to weather
In fact I'll feel a whole lot better
But you'll think of me, you'll think of me
I went out driving trying to clear my head
I tried to sweep out all the ruins that my emotions left
I guess I'm feeling just a little tired of this
And all the baggage that seems to still exist
It seems the only blessing I have left to my name
Is not knowing what we could have been
What we should have been
So
Rit.
Someday I'm gonna run across your mind
Don't worry, I'll be fine
I'm gonna be alright
While you're sleeping with your pride
Wishing I could hold you tight
I'll be over you
And on with my life
So
And you're gonna think of me
Oh someday baby, someday
lunedì 13 ottobre 2008
Un mondo rosa anche in TV...
giovedì 9 ottobre 2008
Le passioni fuori età...
Ok. stiamo calmi, è tutto sotto controllo.
Ho visto tutti i suoi film, ho circa 2.000 foto sul pc, sono iscritta a svariate mailing list.
“Colleziono” video su Youtube che riguardino le sue interviste. È bello e intelligente e divertente e sexy. Ho persino l’album del musical di Brodway dove canta… ed è pure intonato. E impegnato per i diritti umani con mille fondazioni e comitati.
In Kate e Leopold è l’eroe romantico perfetto. In Xmen è il bello e maledetto perfetto. In Deception è il cattivo perfetto. È talmente bravo a recitare che ti fa (quasi) dimenticare di essere l'uomo più bello che io abbia mai visto.
Beh, sei una fan… direte voi.
Ok, ma a me non era mai successo di fissarmi così. È una cosa assolutamente inusuale. Probabilmente passerà. Nel frattempo sogno Hugh Jackman ad occhi aperti, sospirando come una ragazzina e dedicandogli video romantici...
Lucetta
mercoledì 1 ottobre 2008
A volte ritornano....
martedì 4 marzo 2008
Bravo regency
venerdì 22 febbraio 2008
La Canzone Salvagente...
- quando devo usare un cacciavite per svitare qualcosa (perchè il Signore ha inventato le viti??) o
- quando devo aprire una bottiglia di champagne e svito nervosamente il tappo nel timore di perdere un occhio
- quando cammino da sola in una strada poco illuminta a e penso che vorrei essere alta 1,90 e cintura nera di karate...
- quando certi citrulli pensano che solo perchè mi trucco e ho le meches potrei essere meno preparata di un collega maschio...
- quando una volta al mese sono suscettibile come un cobra e rilassata come una statua dell'isola di Pasqua.... per intenderci, quel periodo in cui NON posso mettere i jeans bianchi...
In quei pochi momenti, ma solo in quei momenti, sono disposta a mettere in discussione il piacere di essere donna, di truccarmi, di poter mettere minigonne, longuette, pantaloni a vita alta, bassa, gonne pantalone (evitiamole, però, ché quelle ingrossano anche Olivia di Bracciodiferro!), profumi speziati, lucidalabbra alla frutta, pigiamini colorati e collant fantasia... perchè io amo essere donna, anche se ci sono circostanze nella vita che rendono questo amore duro e faticoso...
Ma quando capita la giornata no, ho la mia CANZONE SALVAGENTE, un inno alla femminilità e alla MERAVIGLIA di essere DONNA.
She's always a woman by Billy Joel
She can kill with a smile, she can wound with her eyes.
And she can ruin your faith with her casual lies.
And she only reveals what she wants you to see.
She hides like a child, but she's always a woman to me.
She can lead you to love, she can take you or leave you.
She can ask for the truth but she'll never believe.
And she'll take what you'll give her as long as it's free.
Yeah, she steals like a thief, but she's always a woman to me.
Oooh, she takes care of herself. She can wait if she wants, she's ahead of her time.
Oooooh, and she never gives out, and she never gives in, she just changes her mind.
And she'll promise you more than the Garden of Eden.
And she'll carelessly cut you and laugh while you're bleeding.
But she'll bring out the best and the worst you can be.
Blame it all on yourself, cause she's always a woman to me.
Oooh, she takes care of herself. She can wait if she wants, she's ahead of her time.
Oooooh, and she never gives out, and she never gives in, she just changes her mind.
She is frequently kind and she's suddenly cruel.
But she can do as she pleases, she's nobody's fool.
And she can't be convicted, she's earned her degree.
And the most she will do is throw shadows at you,
but she's always a woman to me.
TRADUZIONE:
Può uccidere con un sorriso, può ferire con il suo sguardo
E può incrinare la tua fiducia con le sue bugie svagate
Mostra solo ciò che ti vuol fare vedere
Si nasconde come una bambina,
ma per me è sempre "donna".
Ti può indurre ad amarla, ti può prendere o lasciare
Può pretendere da te la verità , ma non crederti mai
E prende tutto ciò che sei disposto a darle,
purché tu non pretenda nulla in cambio
E sì, ruba come un ladro, ma per me è sempre "donna"
Ooooh si prende cura di sé Sa aspettare se lo vuole, ma è in anticipo rispetto al suo tempo
Ooooh non cede mai, non si dà mai per vinta... al limite cambia idea.
Ti prometterà il Paradiso e anche di più
Incurante, ti ferirà per poi ridere quando sanguinerai
Ma tirerà fuori il meglio e il peggio di te
Non biasimare che te stesso, perché per me lei è sempre "donna"
al limite cambia idea
Spesso è gentile, poi improvvisamente è crudele
Ma può fare come preferisce, sa il fatto suo
E non può essere condannata, si è guadagnata il suo posto nel mondo
E al massimo getterà ombre su di te
Ma per me è sempre "donna".
(Traduzione by Lucetta)
lunedì 18 febbraio 2008
Il film salvagente...
(C) "il Morandini" di Laura, Luisa e Morando Morandini.
Premio D eci e lode!
"Premio D eci e lode"
Che cos'è?
"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.
Come si assegna?
Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.
Le regole:
1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");
2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;
3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");
4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");
5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.
Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.
Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.
IO PREMIO:
http://juneross.blogspot.com/
http://bibliotecaromantica.blogspot.com/
http://leggererosa.splinder.com/
http://rosaromance.splinder.com/
MOTIVAZIONE:
perchè sono accurati nei contenuti e garantiscono divertimento, evasione e sorrisi!
mercoledì 13 febbraio 2008
Sentimenti feriti...
lunedì 11 febbraio 2008
Perchè un libro diventa D.I.K.??
Però, questo titolo è il simbolo di una domanda che mi sono posta qualche giorno fa.
Perché un libro diventa D.I.K.?
(Desert Island Keeper)
Scommettete?
Alla morte in battaglia del suo sottoposto, Capitano Morris, il colonnello Aidan Bedwyn – onora la promessa fattagli in punto di morte – recandosi dalla sorella di questo, Eve e, per aiutarla a garantirsi l'eredità, la sposa. La lotta per superare le vicissitudini delle rispettive famiglie li avvicinerà e li farà conoscere e il loro diventerà un matrimonio d’amore.
Ecco qui una ricetta semplice-semplice e veloce-veloce, di quelle che solo in mano ai veri chef diventano manicaretti.
E allora come mai Sposa a metà è diventato un DIK per me e per molte altre appassionate del genere? Per i protagonisti, credo.
Aidan è un uomo alto, massiccio e non bellissimo, che cerca sempre di vivere onorevolmente. Questo per lui significa fare al meglio un lavoro che non gli piace (il soldato) e tener fede alla propria parola.
Eve è la figlia di un arricchito minatore gallese che cerca di combattere la sfortuna (morte della madre, del padre, del fratello, eredità in mano a un crudele cugino) e di dividere la fortuna economica che ha avuto, riunendo intorno a sé persone che hanno bisogno di lei.
Dunque, Eve non ha una famiglia di sangue, ma si crea una famiglia di affetti.
Io credo che questo libro rimanga nel cuore perché Aidan ed Eve sono eroi nel senso più puro del termine.
Eroi silenziosi, che cercano di superare senza clamore e senza gloria le difficoltà che la vita para loro innanzi. Saranno proprio le avversità quotidiane che faranno nascere e rinsaldare quell’amore che crescerà tenero e… “normale” come loro, affettuoso e … impegnativo come la vita, fatto anche di riconoscenza e di gratitudine e di affetto.
Per me questo è diventato un DIK perché è la storia speciale di due persone normali, con tutto quello che significa essere persone normali e dover fronteggiare i super problemi della vita con le armi della nostra normalità.
Aidan e Eve, aristocrazia a parte, sono davvero normali (lui ha una famiglia faticosa ed invadente e un lavoro che non ama, lei una situazione finanziaria faticosa e una famiglia che le pesa addosso)… normali, quindi, come ognuno di noi … così come è normale – e speciale insieme – chi ha il coraggio di superare i piccoli e grandi affanni per i quali non viene premiato né osannato pubblicamente.
Desert Island keeper, quindi… per l’umanità profonda e struggente dei protagonisti, che magari non fanno acrobazie sui materassi, ma sanno cosa vuol dire quando la vita ti si rivolta contro.
Vaneggiando tra me e me, pensavo che un DIK come questo potrei chiamarlo anche NESQUIK (Non Esco Senza Questo Keeper), non fosse che è un marchio di cioccolato, o SMS (Senza, Mi Scoraggio) ma è il nome dei messaggini telefonici…
Scherzi a parte, trovo che Sposa a Metà sia uno dei titoli più commoventi, belli e struggenti della Balogh. Da leggere!!!
LLucya73
mercoledì 30 gennaio 2008
Backstage... che eroina sarei??
Ecco il backstage del "cappellino" al sondaggio comparso su Immergiti in un mondo rosa, dal titolo: "Che eroina saresti".
Io lo so che eroina sarei. Sono una di quelle che ha risposto che vorrebbe essere esattamente come è, se fosse catapultata nel bel mezzo di una avventura da romance.
In tutta onestà (riesce molto semplice essere moralmente onesta in un blog!!) sarei del tutto diversa da quella che è la mia eroina ideale.
Non sarei ideale, perchè sarei reale!
Molto lontana dal modello di "alta, magra, biondocrinita e occhiazzurrata" cui mi piacerebbe assomigliare, sarei ME.
Ci pensavo ieri... leggendo le risposte del sondaggio: con il mio fisico da "violoncello" (non proprio regency, ecco...) e la faccetta tonda, con gli occhi neri sempre all'erta e i capelli ricci e ribelli, immortalata all'entrata di Almacks - vestita di bianco - credo che sarei...
...una meringa paciotta e chiacchierona, non riuscirei ad andare a tempo di valzer nemmeno sotto tortura, pesterei i piedi di qualsiasi conte/duca, inciamperei nei valletti, sparerei gaffes a raffica e imprecazioni da far rabbrividire le patronesse.
Sarei curiosa come un gatto, spontanea e buffa... mangerei più dolci del dovuto e avrei sempre l'acconciatura un po' storta... gesticolerei parlando ad alta voce e riderei a gola spiegata delle mie stesse battute. Farei acquerelli bruttissimi che regalerei a chiunque e darei troppissima confidenza alle cameriere.
Credo proprio che sarei così, come sono.
Me la godrei un sacco, sgranando gli occhi davanti a ogni cosa senza falsa malizia, in pace con me e con il mondo...
...e - se avesse buon gusto e amasse l'allegria - credo che anche il duca più severo e bacchettone mi adorerebbe e mi chiederebbe di sposarlo... magari dopo avermi salvata da un inciampo con caduta in fontana...
...e il nostro sarebbe un amore allegrissimo e il mio bacchettone sarebbe certo di condividere la vita con un fuoco d'artificio!!
lucetta
lunedì 28 gennaio 2008
II Bastian Contrario...
mercoledì 23 gennaio 2008
En Garde: prima parte!!
Tempo fa è nata una piacevolissima "tenzone" tra me e una "rosella" su un titolo recentemente pubblicato da Oscar Mondadori: "La figlia del matematico" di Laura Kinsale.Lo scambio acceso ed entusiasmante delle battute tra me e quella che è la mia prima Guest Star è stato talmente simile a un duello, con tanto di stoccate, parate e affondi, che ho deciso di fare un vero e proprio duello in cinque mosse.
Una leggera nebbia sale al cielo e avvolge la natura attorno a me rendendola magica, irreale, priva di contorni e colori. Ma il mio sguardo fiero è perso in lontananza, oltre l’orizzonte… Là, oltre le vaste pianure, oltre i monti elevati e l’infinito mare aspetta il mio avversario, con la spada al fianco o la pistola in pugno, non so… La strada è lunga e mi incammino…
Questo è il giorno de “Il Duello”.
MORENA: 5 stoccate, 5 parate, solo 5 mosse per difendere un romanzo, 5 pilastri su cui poggiare il valore di: “La figlia del matematico”.
1° mossa: Il Romanzo è di spessore. Ogni singolo dettaglio dell’ambiente è degno di attenzione. C’è una cura particolare nel descrivere quella splendida epoca che fu l’Ottocento. Lo sfarzo e le ricchezze, il benessere della nobiltà e da contraltare la semplicità e la modestia della borghesia. Due mondi che si sfiorano senza mai toccarsi… C’è lavoro e fatica e ricerca, nel descrivere con dovizia di particolari la vita di un manicomio, gli strumenti di cura, le credenze sottostanti la malattia mentale, la realtà angosciante in cui si trovavano a vivere i pazienti abbandonati, talvolta niente affetto pazzi, semmai “imbarazzanti” per le famiglie altolocate. E ancora, c’è tanta empatia nel descrivere così mirabilmente l’afasia, l’incapacità di capire e di essere capiti, l’improvvisa paura che coglie gli afasici, gettati in pasto ad un mondo di cui non conoscono più le regole, di cui non riconoscono i simboli… Dimostrazione, lo dico una volta di più, che si può scrivere d’amore senza mai dimenticare tutti gli altri sentimenti che albergano nell’animo umano…
2° mossa: Il Romanzo è di sublime qualità. C’è un’insondabile profondità nei protagonisti, un’intensità particolare nei loro vissuti, un vero significato nelle loro azioni. C’è Amore. Non quello da operetta. Un amore così grande da scontrarsi con la malattia, la povertà, la paura, la religione, da scontrarsi con quanto vi è più sacro nella vita di tutti noi. C’è un amore fatto di tante sfumature, fatto di bisogno e di dipendenza, fatto di desiderio e di sensualità, fatto di dubbi e di coraggio, ma anche di rabbia, talvolta, e gelosia… Un amore sincero, plasmato da tutta la luce e le tenebre che risiedono dentro l’animo umano. E c’è una Storia. Una storia che non è solo l’intreccio di eventi ma è il lungo percorso interiore che i protagonisti saranno costretti a compiere per giungere ad una vita più piena… “Mia dolce vita… Tre cavalli personali… due carrozze… velluto… camere… cuscini… letto… i miei baci. Tutti i miei baci. Tutti solo per te.”
3° mossa: Christian, duca di Jervaulx. È assolutamente superbo, raffinato, altero, orgoglioso, del suo titolo come del suo passato. Assolutamente consapevole del suo potere e del suo fascino: desidera e non deve giustificare il suo desiderio; ordina e non discute i suoi comandi. Assolutamente originale: adora la cioccolata, ha idee radicali e una passione indiscussa per la matematica… E ha gli occhi azzurri ombreggiati da ciglia lunghissime…
Assolutamente delizioso ma inavvicinabile… come un dio. Ma non è una divinità e come uomo scoprirà di quanto dolore può essere costellato il cammino che conduce alla consapevolezza di sé. Talvolta bisogna toccare il fondo per risalire, è una frase fatta ma contiene un nucleo di verità. Chris colpito duramente dalla malattia, impossibilitato a comprendere e ad essere compreso conosce per la prima volta la frustrazione e la sconfitta, la sopraffazione della brutalità sulla ragione… Eppure… eppure non perde quella scintilla di ribellione, di entusiasmo, di umanità che lo condurrà lontano dalla sua prigione, che gli permetterà di riprendere il ruolo che gli spetta, che gli darà, infine, tutto il coraggio di riprendersi la donna che ama: “Ti dono… egoista arrogante bastardo… quello che sono, e tutto quello che posso.” Oh si, tutto quello che è e tutto quello che può… e anche di più…
4° mossa: Archimedea Timms. È una donna, si, una donna nell’accezione più piena, più completa del termine. Novella Antigone, si prende cura del padre cieco e condivide con lui la passione per la matematica. Carina senza essere bellissima, semplice senza essere banale, coraggiosa senza temerarietà, tenera senza stucchevolezza, orgogliosa senza presunzione, intelligente e coerente… Una donna, si, una donna che non è solo una mascherina di teatro. Una donna con tutte le sue paure, le sue debolezze e i desideri. I suoi capelli scuri e lunghi fino alle ginocchia, unico vezzo concesso alla sua femminilità, e quelle perle intrecciate alla sua chioma, così semplici, così eleganti, così nobili… Una donna timida e riservata ma che tra le braccia del marito lascia emergere tutta la sua femminilità, tanto da concedersi a lui con passione e ardore e altrettanta sincerità. Nessuna finzione. La stessa donna, la stessa Maddy che sa che l’amore non può tutto e deve scegliere… Scegliere tra il perdere la sua anima, il suo mondo, tutte le convinzioni in cui è cresciuta e accettare un mondo ipocrita, per certi aspetti malvagio, dove i suoi valori non esistono più o sono semplicemente da deridere, o allontanarsi, ritornare nel suo mondo di piccole sicurezze, di quiete, di affetti ma privo di amore… E la coraggiosa Maddy scopre che può rimanere se stessa accanto all’uomo che ama: “Sei mio marito e io tua moglie… consorte, senza altra legge che l’amore tra noi”.
5° mossa: Il Romanzo è il mio sogno fatto realtà, le mie speranze… I lunghi capelli di Maddy sono i miei lunghi capelli, e le perle intrecciate sono il simbolo delle piccole accortezze che mi concedo. La semplicità di Maddy è la mia semplicità e la sua testardaggine è la mia. La sua paura di un mondo sconosciuto è la mia paura di camminare in un mondo in cui i miei valori non hanno valore. Il suo coraggio per dominarlo è quello che vorrei avere io. Le debolezze di Chris sono le mie quando percepisco di comunicare attraverso un muro di vetro, quando le parole giungono distorte, frammentate… E l’entusiasmo di Chris è il mio entusiasmo quando lavoro e studio perché il mio futuro sia più roseo, perché non debba più dipendere, perché possa essere sempre al meglio delle mie possibilità… E il lieto fine è il mio lieto fine, in attesa che il “mio duca” giunga da me, ignori il mio cappotto rovinato, le mie scarpe vecchie ma comode, ignori magari anche i miei lunghi capelli stravolti e si accorga che ho delle perle in serbo per lui...
lunedì 21 gennaio 2008
Annuncio: nasce una nuova rubrica...
come sapete, o forse non sapete, questo blog è nato NON solo per dare sfogo alle mie intemperanze verbali, ma anche per condividere queste intemperanze con le amiche.
Amiche che vivono come me questa passione per la lettura e il romanticismo, ragazze che ho conosciuto attraverso la rete e che sono entrate nella mia vita diventando presenze concrete e quotidiane, reali e dolcissime.
Quindi, dato che è grazie a molte di VOI mi diverto come una pazza a commentare, confrontare e criticare... nasce uno spazio aperto al confronto.
Sul blogghetto, nasce un altro post-icino, una rubrica che avrà cadenza regolare - a seconda del gradimento potrà essere mensile o quindicinale o settimanale - e che ci permetterà di affilare le linguette una contro l'altra, come spesso facciamo in chat o via email... La rubrica si chiama:
En garde sarà l'occasione di confronto con Guest Star che concederanno il loro tempo, la loro arguzia e intelligenza per suscitare un sorriso o una riflessione.. chiunque di voi voglia cimentarsi con un duello di opinioni, sugli argomenti più svariati (un titolo discusso, un genere, un autore...) è ben accetta...
La prima Guest Star è un'autrice di recensioni molto amata nella community di letture rosa... e con lei dibatteremo su di un romance che ha appassionato e diviso, un libro talmente meritevole che ha "guadagnato", secondo gli editori, il privilegio di essere (ri)pubblicato in Oscar Mondadori...
Avete qualche idea?
A mercoledì, allora... en garde!
Llucya73 (alias Lucetta vostra)
mercoledì 16 gennaio 2008
Uno stupidario romantico...
ovvero: "...questo non lo dovevo leggere!"
lunedì 14 gennaio 2008
Eroine autobiografiche!
giovedì 10 gennaio 2008
Intervista a Mary BALOGH. Backstage...
Capite che la signora si sarebbe annoiata un tantinello!
martedì 8 gennaio 2008
Ma voi non LE odiate quando...?
lunedì 7 gennaio 2008
Backstage...
LLucya73
venerdì 4 gennaio 2008
Il paese della cuccagna!
1) tutti e 4 i libri della saga "Wallflower" di Lisa Kleypas, letti in inglese;
2) tutti e 6 i libri della saga "Slightly" (i Bedwyn, per intenderci), in italiano;
3) i volumi pubblicati della saga Bedegrayne di Lisa Kleypas;
4) i volumi pubblicati della saga Bridgerton, di Julia Quinn.