mercoledì 23 gennaio 2008

En Garde: prima parte!!


Tempo fa è nata una piacevolissima "tenzone" tra me e una "rosella" su un titolo recentemente pubblicato da Oscar Mondadori: "La figlia del matematico" di Laura Kinsale.Lo scambio acceso ed entusiasmante delle battute tra me e quella che è la mia prima Guest Star è stato talmente simile a un duello, con tanto di stoccate, parate e affondi, che ho deciso di fare un vero e proprio duello in cinque mosse.

Quindi ecco a voi la prima Guest Star: è romana, intelligentissima, acutissima, scrive benissimo... è MORENA !
E quindi, en garde!
Il duello sarà tra la sottoscritta e Morena circa La figlia del matematico!
L’alba.
Una leggera nebbia sale al cielo e avvolge la natura attorno a me rendendola magica, irreale, priva di contorni e colori. Ma il mio sguardo fiero è perso in lontananza, oltre l’orizzonte… Là, oltre le vaste pianure, oltre i monti elevati e l’infinito mare aspetta il mio avversario, con la spada al fianco o la pistola in pugno, non so… La strada è lunga e mi incammino…
Questo è il giorno de “Il Duello”.

MORENA: 5 stoccate, 5 parate, solo 5 mosse per difendere un romanzo, 5 pilastri su cui poggiare il valore di: “La figlia del matematico”.

1° mossa: Il Romanzo è di spessore. Ogni singolo dettaglio dell’ambiente è degno di attenzione. C’è una cura particolare nel descrivere quella splendida epoca che fu l’Ottocento. Lo sfarzo e le ricchezze, il benessere della nobiltà e da contraltare la semplicità e la modestia della borghesia. Due mondi che si sfiorano senza mai toccarsi… C’è lavoro e fatica e ricerca, nel descrivere con dovizia di particolari la vita di un manicomio, gli strumenti di cura, le credenze sottostanti la malattia mentale, la realtà angosciante in cui si trovavano a vivere i pazienti abbandonati, talvolta niente affetto pazzi, semmai “imbarazzanti” per le famiglie altolocate. E ancora, c’è tanta empatia nel descrivere così mirabilmente l’afasia, l’incapacità di capire e di essere capiti, l’improvvisa paura che coglie gli afasici, gettati in pasto ad un mondo di cui non conoscono più le regole, di cui non riconoscono i simboli… Dimostrazione, lo dico una volta di più, che si può scrivere d’amore senza mai dimenticare tutti gli altri sentimenti che albergano nell’animo umano…

2° mossa: Il Romanzo è di sublime qualità. C’è un’insondabile profondità nei protagonisti, un’intensità particolare nei loro vissuti, un vero significato nelle loro azioni. C’è Amore. Non quello da operetta. Un amore così grande da scontrarsi con la malattia, la povertà, la paura, la religione, da scontrarsi con quanto vi è più sacro nella vita di tutti noi. C’è un amore fatto di tante sfumature, fatto di bisogno e di dipendenza, fatto di desiderio e di sensualità, fatto di dubbi e di coraggio, ma anche di rabbia, talvolta, e gelosia… Un amore sincero, plasmato da tutta la luce e le tenebre che risiedono dentro l’animo umano. E c’è una Storia. Una storia che non è solo l’intreccio di eventi ma è il lungo percorso interiore che i protagonisti saranno costretti a compiere per giungere ad una vita più piena… “Mia dolce vita… Tre cavalli personali… due carrozze… velluto… camere… cuscini… letto… i miei baci. Tutti i miei baci. Tutti solo per te.”

3° mossa: Christian, duca di Jervaulx. È assolutamente superbo, raffinato, altero, orgoglioso, del suo titolo come del suo passato. Assolutamente consapevole del suo potere e del suo fascino: desidera e non deve giustificare il suo desiderio; ordina e non discute i suoi comandi. Assolutamente originale: adora la cioccolata, ha idee radicali e una passione indiscussa per la matematica… E ha gli occhi azzurri ombreggiati da ciglia lunghissime…
Assolutamente delizioso ma inavvicinabile… come un dio. Ma non è una divinità e come uomo scoprirà di quanto dolore può essere costellato il cammino che conduce alla consapevolezza di sé. Talvolta bisogna toccare il fondo per risalire, è una frase fatta ma contiene un nucleo di verità. Chris colpito duramente dalla malattia, impossibilitato a comprendere e ad essere compreso conosce per la prima volta la frustrazione e la sconfitta, la sopraffazione della brutalità sulla ragione… Eppure… eppure non perde quella scintilla di ribellione, di entusiasmo, di umanità che lo condurrà lontano dalla sua prigione, che gli permetterà di riprendere il ruolo che gli spetta, che gli darà, infine, tutto il coraggio di riprendersi la donna che ama: “Ti dono… egoista arrogante bastardo… quello che sono, e tutto quello che posso.” Oh si, tutto quello che è e tutto quello che può… e anche di più…

4° mossa: Archimedea Timms. È una donna, si, una donna nell’accezione più piena, più completa del termine. Novella Antigone, si prende cura del padre cieco e condivide con lui la passione per la matematica. Carina senza essere bellissima, semplice senza essere banale, coraggiosa senza temerarietà, tenera senza stucchevolezza, orgogliosa senza presunzione, intelligente e coerente… Una donna, si, una donna che non è solo una mascherina di teatro. Una donna con tutte le sue paure, le sue debolezze e i desideri. I suoi capelli scuri e lunghi fino alle ginocchia, unico vezzo concesso alla sua femminilità, e quelle perle intrecciate alla sua chioma, così semplici, così eleganti, così nobili… Una donna timida e riservata ma che tra le braccia del marito lascia emergere tutta la sua femminilità, tanto da concedersi a lui con passione e ardore e altrettanta sincerità. Nessuna finzione. La stessa donna, la stessa Maddy che sa che l’amore non può tutto e deve scegliere… Scegliere tra il perdere la sua anima, il suo mondo, tutte le convinzioni in cui è cresciuta e accettare un mondo ipocrita, per certi aspetti malvagio, dove i suoi valori non esistono più o sono semplicemente da deridere, o allontanarsi, ritornare nel suo mondo di piccole sicurezze, di quiete, di affetti ma privo di amore… E la coraggiosa Maddy scopre che può rimanere se stessa accanto all’uomo che ama: “Sei mio marito e io tua moglie… consorte, senza altra legge che l’amore tra noi”.

5° mossa: Il Romanzo è il mio sogno fatto realtà, le mie speranze… I lunghi capelli di Maddy sono i miei lunghi capelli, e le perle intrecciate sono il simbolo delle piccole accortezze che mi concedo. La semplicità di Maddy è la mia semplicità e la sua testardaggine è la mia. La sua paura di un mondo sconosciuto è la mia paura di camminare in un mondo in cui i miei valori non hanno valore. Il suo coraggio per dominarlo è quello che vorrei avere io. Le debolezze di Chris sono le mie quando percepisco di comunicare attraverso un muro di vetro, quando le parole giungono distorte, frammentate… E l’entusiasmo di Chris è il mio entusiasmo quando lavoro e studio perché il mio futuro sia più roseo, perché non debba più dipendere, perché possa essere sempre al meglio delle mie possibilità… E il lieto fine è il mio lieto fine, in attesa che il “mio duca” giunga da me, ignori il mio cappotto rovinato, le mie scarpe vecchie ma comode, ignori magari anche i miei lunghi capelli stravolti e si accorga che ho delle perle in serbo per lui...
LLucya73 risponde con una sola mossa, lasciando alla valorosa avversaria l'onore delle armi:
Cara Morena, io lo dico e lo ripeto.
Questo romanzo è bello, è vero, bellissimo... come altri. Presenta personaggi vivi, che vivono tra le pagine e ci fanno affezionare... come altri. Questo romanzo presenta una gamma di sentimenti vividi - felici e dolorosi, palpitanti e coinvolgenti.. come altri.
Ma questo romanzo presenta un amore che non mi appaga: perchè un amore grande e vero e importante NON nasce dal bisogno, non è la catarsi dalla colpa, né è la cura della malattia... Bello il libro, grandi i personaggi, splendida e originale e di spessore la storia. Ma un amore così, non è quell'amore che non conosce ragioni e che abbatte ogni ostacolo. Questo è un amore figlio della necessità, che non mi convince nè mi avvince.
Però mi arrendo.
La forza della tua passione mi ha impressionata.
Il fioretto giace sul campo, e nella nebbia pallida del mattino stringo la mano della mia fiera avversaria.
Sono sconfitta, ma non vinta!
LLucya73

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo di non aver ben capito questa storia dell'en garde...
Comunque, io Morena DEVO contrastarti per forza!!!
Approvo Llucya per quanto riguarda l'amore: è amore quello che nasce dal bisogno? è amore quello che nasce solo perchè non c'è via di scampo?
e se lui fosse stato bene, il duca dell'inizio... l'avrebbe guardata?
Una bigotta?!E pure un pò sconclusionata!e diciamocelo anche sciatta!!!
Non credo... così come non credo siano due personaggi degni di una vera storia d'amore,,,

Anonimo ha detto...

Ribadisco il concetto! Il duca è già stato colpito da Maddy molto prima della malattia: la sera in cui a cena la descrive al padre in maniera tutt'altro che distaccata, ma davvero sensuale... Se non è interesse quello, non so come altro dfinirlo!!!

Anonimo ha detto...

Ragazze,
lo scopo di "en garde" è quello di duellare per un argomento o un libro o un personaggio... ovviamente DOVETE sostenere il duellante che ritenete abbia ragione!!!
Cmnque, io qui mi sono arresa davanti alla passione di Morena e al suo accanimento nel difendere il suo titolo, lasciandole l'onore delle armi...
Lo scopo del gioco è: SE QUALCUNA DI VOI HA VOGLIA E TEMPO DA DEDICARE A UN "DUELLO" su un argomento o un titolo, fatemelo sapere. Se una di voi vuole sfidare un'altra (non deve riguardare necessariamente me, il duello) fatemelo sapere.

Per il resto, appoggio ELE in quanto ha detto!!
bacioni a tutte
LLucya73

juneross ha detto...

bella questa prima schermaglia!
Fatto bene a lasciare a terra il fioretto cara Lucetta!
Io ho conosciuto la MOrena di persona,e ti diro'...meglio darsela a gambe!
Scherzo,sai Morena!(non vorrrei che al prossimo incontro mi tiri addosso il guanto di sfida!)
Juneross!
P.s. non vedo l'ora di vedere il prossimo EN-GARDE

Anonimo ha detto...

Llucya mi piace questa idea dell'En Guarde, forse ancora più di quella di un processo al romanzo!
Quando a uno piace molto qualcosa è in effetti disposto a difenderlo a spada tratta! Perciò si va di stoccata in stoccata e difesa in difesa da entrambi i lati...e non necessariamente si arriva alla resa in fondo, potrebbe anche andare pari!
Grande attacco di Morena su 'La figlia del Matematico', l'abbiamo già detto altrove , questo libro o lo si adora o lo si odia o, come nel mio caso, non si riesce a finirlo(ahimè, per noia)! Però lo stile di questa autrice è senza dubbio per palati fini, quindi dovrebbe essere consigliato anche solo per quello. La storia è molto interessante e l'autrice non ha fretta di andare 'al sodo', ce la fa assaporare parola per parola (l'ho detto, è un romanzo per palati fini!), peccato che io non riesca a digerire questo genere di protagoniste, è più forte di me! Lui è un gran bastardo, okay,ma un bastardo affascinante, quindi forse potrebbe anche piacermi. E' indubbio che la purezza di Maddy in qualche modo lo abbia affascinato, proprio perchè così diversa da lui,ben prima della malattia (ricordiamoci però che lui è un libertino e i libertini sono attirati dalle vergini come api al miele, avete presente il visconte di Valmont ??), solo che fra questi due quello che manca, alla fine, è il feeling.C'è compassione, c'è tenerezza,c'è amicizia, ma la passione, quella che ti fa attaccare alle pagine di certe storie d'amore, qui per me (ed è un commento strettamente soggetivo, è chiaro) non c'è proprio.
Per questa ragione io a questo romanzo darei un 9 per la storia e per l'abilità narrativa del'autrice ma un 5 meno meno per la protagonista. Rimane un romanzo sopra la media,che addirittura consiglierei, proprio perchè può essere apprezzato da punti di vista diversi, ma devo unirmi a Llucya: per me questo non è un keeper.

Francy

llucya73 ha detto...

Francyyyyy...
l'hai spiegato meglio di me!!!
Non scatta la magia, non c'è feeling! BRAVAAAA! Sei sempre una grande... e NON solo perchè mi hai dato ragione!!
Bacio bacio alla prossima
Lucetta

Anonimo ha detto...

Ops! Credo proprio di dovermi scusare... Ieri sera, presa dalla fretta e dalla stanchezza, ho scritto senza neppure firmarmi... Sarà che a me piacciono amori molto più, come dire?, spirituali, intellettuali, cerebrali, che non quelli che si fondano sulla passione. Ammetto che quello tra Maddy e Chris non è "rovente", ma è più vicino alla mia visione dell'amore... Che poi Maddy sia scialba, beh, questo non lo condivido... anche perchè è come me... E io vi sembro scialba? ;-)))
Diceva un tale, va a sapere chi, "Lasciate le donne belle agli uomini senza fantasia...".
Bacetti.
Morena.

SilviaLeggiamo ha detto...

Bellissimo post, molto carino e ben argomentato e azzeccatissimo anche il titolo!
Io la penso come Lucetta, ma ciò non toglie che le motivazioni di Morena ti lasciano senza fiato e ti costingono a deporre le armi.

Paoleletta ha detto...

Complimenti a Morena per la forza della sua passione! hai spiegato benissimo quello che ho provato io leggendo questo libro. Secondo me è amore o odio a prima vista: non puoi restare indifferente davanti a una storia così ben orchestrata e raccontata. L'unica "pecca" forse è la protagonista: è stato molto difficile immedesimarmi in una quacchera, non vedevo l'ora che CAPISSE il vero valore del cambiamento di quest'uomo!ma la Kinsale è stata proprio brava a descrivere il tutto in un modo magnifico. e grazie a voi per avermi dato la possibilità di parlare di questo libro.
Paoleletta