venerdì 22 febbraio 2008

La Canzone Salvagente...






....non vi capita mai?


dico: a voi ragazze (noi donne siamo tutte "ragazze" quando siamo tra noi, a ridere e scherzare e insieme confidarci cose serie come solo noi sappiamo fare) a voi ragazze non capita mai di avere un attimo di panico e pensare - in certi frangenti e con molta malinconia - "se fossi un uomo, sarebbe più facile"?


A me capita, chessò:


  1. quando devo usare un cacciavite per svitare qualcosa (perchè il Signore ha inventato le viti??) o

  2. quando devo aprire una bottiglia di champagne e svito nervosamente il tappo nel timore di perdere un occhio

  3. quando cammino da sola in una strada poco illuminta a e penso che vorrei essere alta 1,90 e cintura nera di karate...

  4. quando certi citrulli pensano che solo perchè mi trucco e ho le meches potrei essere meno preparata di un collega maschio...

  5. quando una volta al mese sono suscettibile come un cobra e rilassata come una statua dell'isola di Pasqua.... per intenderci, quel periodo in cui NON posso mettere i jeans bianchi...


In quei pochi momenti, ma solo in quei momenti, sono disposta a mettere in discussione il piacere di essere donna, di truccarmi, di poter mettere minigonne, longuette, pantaloni a vita alta, bassa, gonne pantalone (evitiamole, però, ché quelle ingrossano anche Olivia di Bracciodiferro!), profumi speziati, lucidalabbra alla frutta, pigiamini colorati e collant fantasia... perchè io amo essere donna, anche se ci sono circostanze nella vita che rendono questo amore duro e faticoso...



Ma quando capita la giornata no, ho la mia CANZONE SALVAGENTE, un inno alla femminilità e alla MERAVIGLIA di essere DONNA.


She's always a woman by Billy Joel



She can kill with a smile, she can wound with her eyes.


And she can ruin your faith with her casual lies.


And she only reveals what she wants you to see.


She hides like a child, but she's always a woman to me.


She can lead you to love, she can take you or leave you.


She can ask for the truth but she'll never believe.


And she'll take what you'll give her as long as it's free.


Yeah, she steals like a thief, but she's always a woman to me.


Oooh, she takes care of herself. She can wait if she wants, she's ahead of her time.


Oooooh, and she never gives out, and she never gives in, she just changes her mind.


And she'll promise you more than the Garden of Eden.


And she'll carelessly cut you and laugh while you're bleeding.


But she'll bring out the best and the worst you can be.


Blame it all on yourself, cause she's always a woman to me.


Oooh, she takes care of herself. She can wait if she wants, she's ahead of her time.


Oooooh, and she never gives out, and she never gives in, she just changes her mind.


She is frequently kind and she's suddenly cruel.


But she can do as she pleases, she's nobody's fool.


And she can't be convicted, she's earned her degree.


And the most she will do is throw shadows at you,


but she's always a woman to me.



TRADUZIONE:


Può uccidere con un sorriso, può ferire con il suo sguardo


E può incrinare la tua fiducia con le sue bugie svagate


Mostra solo ciò che ti vuol fare vedere


Si nasconde come una bambina,


ma per me è sempre "donna".


Ti può indurre ad amarla, ti può prendere o lasciare


Può pretendere da te la verità , ma non crederti mai


E prende tutto ciò che sei disposto a darle,


purché tu non pretenda nulla in cambio


E sì, ruba come un ladro, ma per me è sempre "donna"


Ooooh si prende cura di sé Sa aspettare se lo vuole, ma è in anticipo rispetto al suo tempo


Ooooh non cede mai, non si dà mai per vinta... al limite cambia idea.


Ti prometterà il Paradiso e anche di più


Incurante, ti ferirà per poi ridere quando sanguinerai


Ma tirerà fuori il meglio e il peggio di te


Non biasimare che te stesso, perché per me lei è sempre "donna"


al limite cambia idea


Spesso è gentile, poi improvvisamente è crudele


Ma può fare come preferisce, sa il fatto suo


E non può essere condannata, si è guadagnata il suo posto nel mondo


E al massimo getterà ombre su di te


Ma per me è sempre "donna".


(Traduzione by Lucetta)



lunedì 18 febbraio 2008

Il film salvagente...




A voi non capita di considerare certi film alla stregua di antidolorifici dell'umore?



Nelle giornate nere, quando - se cerchi di sorridere - ti tradiscono persino gli angoli della bocca andando in giù... ci sono certi film che hanno il potere di far tornare il buonumore.


La trama, i protagonisti, la colonna sonora, l'ambientazione... tutto concorre a farci sorridere!

Io il film del cuore ce l'ho.


Per carità, adoro "L'attimo fuggente" e anche "Quel che resta del giorno", ma devo ammettere che il MIO film salvagente, nella consolidata tradizione delle commedie che tanto mi piacicono anche da leggere, è .... "C'è posta per te", con Meg Ryan e Tom Hanks, per me la coppia più buffa e tenera e romantica dello schermo rosa...




Adoro di quel film la trama, i personaggi e, non ultima, la location... una New York City da favola.


Eccovi una breve e autorevolissima



RECENSIONE



Lei è nubile, lui celibe, ma entrambi fanno vita di coppia. Nella realtà sono professionalmente rivali e nei loro scontri ciascuno dei due cava il peggio dell'altro, ma su Internet corrispondono romanticamente tra loro sotto pseudonimo, suggerendo dettagli di sé e della propria invisibile anima gemella che è, insieme, rovesciata e complementare. Scritto dalla regista con la sorella Delia con cui aveva già collaborato in Michael (1996), è il 2° rifacimento del delizioso Scrivimi fermo posta (1940) di E. Lubitsch. A dirne la qualità basterebbe una circostanza di fatto: è imperniato sull'inaugurazione di un grande bookstore che provoca il fallimento di una piccola libreria per bambini che, in omaggio a Lubitsch, si chiama The Shop Around the Corner. Ma il tema centrale (l'opposizione tra vita e sogno) è svolto con precisione di particolari e sapiente leggerezza nel rimando, nell'attesa, nella ripetizione. E c'è una New York (West Side) autunnale come soltanto Woody Allen sapeva filmarla. Non importa che date le premesse, il traguardo sia scontato: come gli autori, lo spettatore non ha fretta di arrivarci. Conta il percorso, non la meta. Come in Insonnia d'amore, M. Ryan smagrita (con la voce di Cristina Boraschi) è di una spanna sopra all'improsciuttito T. Hanks (doppiato da Roberto Chevalier). In linea con il retrogusto malinconico della commedia c'è una battuta spiritosa: “Il fazzoletto è un kleenex che non si butta via”.
(C) "il Morandini" di Laura, Luisa e Morando Morandini.
Io quando vedo quel film e le strade di New York che anche se non ci sono mai stata è uno di quei luoghi che vorrei stringere al cuore,
io quando sento un Tom Hanks, inchiattito ma cavalleresco, sussurrare alla sua eroina "Non piangere, commessa"...
o quando lo sento dire che le vorrebbe regalare un bouquet di matite ben temperate... quando vedo il sole brillare sul West Side o le lucine natalizie abbellire il piccolo, romantico, negozietto di libri di Meg Ryan, che legge favole ai bimbi con un cappellino da fata in testa, beh...
di solito, sorrido, anche mio malgrado, perchè mi piacciono e mi piaceranno sempre le belle favole!


Premio D eci e lode!

Premio D eci e lode


"Premio D eci e lode"


Che cos'è?

"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:

1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;


3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.


Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.


IO PREMIO:

http://juneross.blogspot.com/
http://bibliotecaromantica.blogspot.com/
http://leggererosa.splinder.com/
http://rosaromance.splinder.com/

MOTIVAZIONE:
perchè sono accurati nei contenuti e garantiscono divertimento, evasione e sorrisi!

mercoledì 13 febbraio 2008

Sentimenti feriti...

... ci sono due categorie di persone: quelli che vincono, quelli sicuri di sè, i tracotanti, e quelli che sbattono spesso e volentieri la facciuzza contro una porta chiusa, i sognatori, quelli che si illudono e che poi alla fine devono fare i conti con la "dura realtà".

Si è forse capito che IO sono una sognatrice: una di quelle che davanti alle cose che girano storte, davanti alle sconfitte dei corretti e alle vittorie degli immeritevoli, mantengo intatta la mia capacità di allibire.. di sgranare gli occhi, sussultare e pronunciare la mitica frase: "Ma non è giusto!"

I furbi, quelli che cadono sempre in piedi, quelli che non si stupiscono mai di niente, di solito quando il mondo premia i peggiori ridacchiano tra i baffi e dicono a mezza voce che va così, che è giusto così, che occorre guardare lontano...

A volte la mia capacità di indignarmi - a 35 anni suonati !!! - per quello che funziona male a volte mi esalta, mi piace... a volte mi fa arrabbiare: vorrei essere più disincantata, più smaliziata... vorrei saper accettare il gioco anche quando le regole non mi piacciono...
Invece no, sono così cretina che quando qualcosa urta la mia lealtà, mi ritiro scandalizzata...

lunedì 11 febbraio 2008

Perchè un libro diventa D.I.K.??

Ciao a tutto il web e buona giornata (oggi c'è il sole!!!)...
Eccomi qui, reduce da una influenza che mi ha allontanata dal pc - e quindi dal mondo - per una intera settimana... ora ritorno, un po' stropicciata e intorpidita, ma con tanta voglia di chiacchierare!!
E inizio subito con una recensione nata dal nulla… una recensione di cui a voler guardare non c’era nemmeno bisogno, dato che sia autrice (Mary Balogh), che titolo, (“Sposa a Metà”), primo capitolo della saga Slightly, non hanno bisogno di presentazioni. Inoltre, non è una recensione che nasce da fresca lettura, essendo questo un libro che ho letto anni fa, anche se ogni tanto ci ricado e lo rileggo!

Però, questo titolo è il simbolo di una domanda che mi sono posta qualche giorno fa.

Perché un libro diventa D.I.K.?
(Desert Island Keeper)

La trama di “Sposa a metà” è riassumibile in 5 righe.
Scommettete?
Alla morte in battaglia del suo sottoposto, Capitano Morris, il colonnello Aidan Bedwyn – onora la promessa fattagli in punto di morte – recandosi dalla sorella di questo, Eve e, per aiutarla a garantirsi l'eredità, la sposa. La lotta per superare le vicissitudini delle rispettive famiglie li avvicinerà e li farà conoscere e il loro diventerà un matrimonio d’amore.


Ecco qui una ricetta semplice-semplice e veloce-veloce, di quelle che solo in mano ai veri chef diventano manicaretti.
E allora come mai Sposa a metà è diventato un DIK per me e per molte altre appassionate del genere? Per i protagonisti, credo.
Aidan è un uomo alto, massiccio e non bellissimo, che cerca sempre di vivere onorevolmente. Questo per lui significa fare al meglio un lavoro che non gli piace (il soldato) e tener fede alla propria parola.
Eve è la figlia di un arricchito minatore gallese che cerca di combattere la sfortuna (morte della madre, del padre, del fratello, eredità in mano a un crudele cugino) e di dividere la fortuna economica che ha avuto, riunendo intorno a sé persone che hanno bisogno di lei.
Dunque, Eve non ha una famiglia di sangue, ma si crea una famiglia di affetti.

Io credo che questo libro rimanga nel cuore perché Aidan ed Eve sono eroi nel senso più puro del termine.
Eroi quotidiani.
Eroi silenziosi, che cercano di superare senza clamore e senza gloria le difficoltà che la vita para loro innanzi. Saranno proprio le avversità quotidiane che faranno nascere e rinsaldare quell’amore che crescerà tenero e… “normale” come loro, affettuoso e … impegnativo come la vita, fatto anche di riconoscenza e di gratitudine e di affetto.
Per me questo è diventato un DIK perché è la storia speciale di due persone normali, con tutto quello che significa essere persone normali e dover fronteggiare i super problemi della vita con le armi della nostra normalità.

Aidan e Eve, aristocrazia a parte, sono davvero normali (lui ha una famiglia faticosa ed invadente e un lavoro che non ama, lei una situazione finanziaria faticosa e una famiglia che le pesa addosso)… normali, quindi, come ognuno di noi … così come è normale – e speciale insieme – chi ha il coraggio di superare i piccoli e grandi affanni per i quali non viene premiato né osannato pubblicamente.

Desert Island keeper, quindi… per l’umanità profonda e struggente dei protagonisti, che magari non fanno acrobazie sui materassi, ma sanno cosa vuol dire quando la vita ti si rivolta contro.
Vaneggiando tra me e me, pensavo che un DIK come questo potrei chiamarlo anche NESQUIK (Non Esco Senza Questo Keeper), non fosse che è un marchio di cioccolato, o SMS (Senza, Mi Scoraggio) ma è il nome dei messaggini telefonici…
Scherzi a parte, trovo che Sposa a Metà sia uno dei titoli più commoventi, belli e struggenti della Balogh. Da leggere!!!
LLucya73