mercoledì 16 gennaio 2008

Uno stupidario romantico...

ovvero: "...questo non lo dovevo leggere!"
Ditemi che non succede solo a me, (zuccherosa e cervellotica alla massima potenza)... ditemi che anche a voi capita di scovare espressioni così sdolcinate e fuori luogo da farvi sentire imbarazzate e infastidite, o da farvi ridere da sole.. o sorridere, o magari gettare il libro da parte per un istante, sbuffando e mormorando: "ma no! non può aver scritto QUESTO!"
Avete capito. Mi sto riferendo a quella sterminata rassegna di espressioni assurde che possono costellare anche i romance migliori.
Dalla "rovente spada della passione" alla "perla segreta del desiderio", quante di voi non si sono fatte due sane ghignate per il tentativo disastrosamente fallito di evocare una passione torbida ed infuocata, che finisce con il sembrare artefatta e ridicola?

Alcuni scrittori riescono, senza mai cedere alle bizzarrie, a descrivere un amore forte, intenso, passionale. Altri si rifugiano all'ombra di una passione verbosa e sdolcinata, così goffa da invogliare a una sana risata.
Questo si propone come uno stupidario romantico: raccolta di espressioni buffe, bizzarre, stravaganti e involontariamente ridicole che guarniscono i romance. Se avete il ricordo di un'espressione che vi ha fatto sorridere, ridere, sogghignare o arrossire di imbarazzo, raccontatelo, se vi va!
Non serve indicare titolo e autore, anzi, OMETTIAMO dettagli di questo genere. Non è un processo ad autori o opere, ma una pausa di ironico divertimento nella nostra voglia di romanticismo.
Inizio io:
tempo fa trovai una frase che mi fece letteralmente cappottare dalle risate sul divano... immaginate un "lui" che dopo mille peripezie riesce a sposare la bella del suo cuore, indi a portarla nella camera padronale del palazzo. Immaginate la dama stesa sul letto, verosimilmente palpitante di emozione... L'EROE si appropinqua fieramente al talamo (altra parola buffa, ma forse solo per me...), NUDO COME UN VERME NUDO, mormorando sommessamente: "non voglio spaventarti con l'intensità della mia smodata voglia di possederti"...
Ehi, amico, guarda che la spaventa come parli, se non si addormenta prima!
Dimenticavo che l'eroe diceva le sante parole di cui sopra avanzando regale "con un enorme attributo che si ergeva a proclamare il desiderio di lei"
Ragazze, impossibile ma veroooooo!!! Ho trovato quel passaggio ridicolo, assurdo e grottesco.
In una parola: fantastico!
Attendo voi... !!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fraseggi come "rinfoderando la spada ardente" o "tizzone rovente" possono andare? Ovviamente si capisce a cosa si riferiscono, vero? Altrimenti se vuoi posso fare un disegnino esplicativo, ma non credo serva ^_____^!

E siccome io dico il peccato (ammesso che questo lo sia) e pure il peccatore le frasi di cui sopra sono estrapolate da "Rosa d'inverno" della mitica Woodiwiss, libro che è stato il mio primo romance vero e proprio e che è uno dei miei libri tengo. E' con me, infatti, dall'ormai lontano 1983. Età veneranda che giustifica di molto l'utilizzo di simili metafore vista la pudicizia (più che giusta) dei tempi.

Bella l'idea comunque. Appena ne trovo qualcuna (ne ho lette migliaia negli anni di frasi così, ma ora non me ne viene in mente nessuna) la invio subito.

Cris

Anonimo ha detto...

Siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Sai che giusto ieri pensavo questa cosa?!
Mi capita spessissimo di trovare espressioni allucinanti che come dici tu a volte mi fanno ridere, ma di solito mi fanno imbarazzare da morire e mi costringono a chiudere il libro per almeno 10 secondi!
Un'espressione che mi fa ridere ad esempio e che ho letto ieri (ma che comunque trovo spesso) "lui con le narici dilatate" per descrivere uno stato di eccitazione incredibile: a me sinceramente quando la leggo mi viene in mente un toro che vede sbandierarsi un lenzuolo rosso davanti! Non vi posso dire come in quel momento la mia mente divaga e perde la magia dell'effetto: vedo la poveretta di turno, terrorizzata davanti a un grosso e agitato toro!!!

A parte questa, trovo altre mille espressioni che comicizzano il rapporto sessuale in sè, tipo "entrò nel dolce tunnel dell'amore": ma che è una galleria?!
"si ergeva fiera": ma ammiccava pure?!

Insomma, molto spesso mi viene da chiedermi: sarà colpa della traduzione se il senso non rende o le nostre scrittrici si sono trovate in queste situazioni incresciose?!

Sonia Caporali ha detto...

Oddio ragazze :-D mi avete fatto morire dal ridere!!! Anche a me sono capitate frasi del genere ma ora purtroppo non le ricordo. Eleonora... quella della larghe narici nun se po' sentì :-DDD che taglio! Ragazze, appena anch'io trovo qualcosa di eclatante, lo inserisco.
Baci.
Sonia

Unknown ha detto...

MITICO! E' vero, queste espressioni sono fenomenali! cavolo, ne avrò lette a decine, ma dovrei risfogliare tutto per recuperarle... intanto avrei questo "...la sua pelle dura contro la carne morbida e sensibile di Truvy le produsse un'eruzione di inebriante benedizione" (eh?! un'eruzione di benedizione?!? è un modo di dire che si è messa a interpellare i santi?!) e poi avrei una descrizione "e quando i sui occhi furono lì, T. stette a fissare sbalordita. Era più grande di quanto avesse ritenuto possibile, lungo e grosso, uno stelo di morbida pelle con un'estremità tondeggiante e secata. etc" beh, meno poetica di spade infuocate, colonne di alabastro, prove evidenti del suo desiderio, prorompente virilità etc etc, ma trovo che anche questo dettaglio anatomico abbia del comico, no? (più che altro ci ho messo un attimo a focalizzare questa cosa del "secata"... ma basta, qua si va nel pornografico!!!!!).

Anonimo ha detto...

Mah? Io,parto un pochino dal concetto che le traduzioni a volte difficili...certe espressioni di uso comune per alcuni,per noi sono delle scempiangini!
ad ogni modo ho appena finito di leggere un romanzo( e non vi dico di chi e'...) in cui testualmente e' scritto:"
lui la sposto' sul suo grosso radicone..."
e mi fermo qui!
juneross