venerdì 4 gennaio 2008

Il paese della cuccagna!

Considerazioni semiserie sul ton londinese.
Ok, un bel respiro e ... via, con il mio primo post-icino!
Mi sono descritta caramellosa e logorroica, zuccherina e maliziosa.
Bene, inizio dal mio lato malizioso questo "quaderno di appunti".
La mia voracità nel leggere romance storici (e la mia passione per questo genere di letteratura) non ottenebra il mio lato razionale. Che mi ha portata a pensare quanto segue.
Approfittando della pausa natalizia, sono reduce dalla rilettura di:
1) tutti e 4 i libri della saga "Wallflower" di Lisa Kleypas, letti in inglese;
2) tutti e 6 i libri della saga "Slightly" (i Bedwyn, per intenderci), in italiano;
3) i volumi pubblicati della saga Bedegrayne di Lisa Kleypas;
4) i volumi pubblicati della saga Bridgerton, di Julia Quinn.
A questo punto, oltre a sospirare alzando gli occhi al cielo e serrando il volume al petto, mi si sono imposte anche 2 considerazioni (un po' cattivelle, ma tant'è).
La prima, ovvia, è che questo amore per le saghe (mio e di chi come me ama le nutrite serie di storie di famiglia) probabilmente si spiega con il fatto che la continuità dà un'idea di sicurezza.
La seconda considerazione è che l'Inghilterra del 1800, epoca d'oro della reggenza e mio periodo favorito per il romance, era ... il paese della cuccagna!
Pensiamoci.
L'Inghilterra è un'isola, nemmeno troppo estesa.
Il Regno Unito non occupa neppure tutta questa isola (ci sono anche Irlanda e Scozia).
Le storie che AMO leggere sono ambientate tutte a Londra o nei dintorni di Londra.
Sempre quelle storie, sono spesso incentrate durante la season londinese.
Ebbene:
in una porzione di territorio ridotta, in uno spazio temporale calcolabile in settimane, si radunavano una quantità di gentiluomini alti, mori, dominatori, ricchi, laconici e SCAPOLI tale da stecchire qualsiasi scienziato statistico.
Peraltro, sempre per ottimizzare le statistiche, si impone che questi gentiluomini avessero unicamente amici brutti, o quantomeno di aspetto ordinario, tanto per far rientrare la popolazione maschile inglese nella media mondiale.
(Oltretutto, temo che cotanta popolazione di belli e taciturni non apportasse una grande conversazione da White e negli altri Club!! ^^)
E che dire della "torma" di eroine disperate, belle, povere, vergini, coraggiose e altruiste, insensibili alla ricchezza e pure di cuore che pullulavano nelle sale da ballo?
Si suppone che le goffe, magari cicciotte o brufolose, servissero solo a far da numero! O venissero chiuse negli armadi di casa! Sempre amor di statistica impone che ognuna delle splendide donzelle avesse un'amica racchia, ma simpatica, cui confidare i suoi patemi d'animo.
Venendo ai titoli nobiliari, credo che lo stormo di duchi, conti e marchesi che planava sulla Londra ottocentesca sembrasse un vero e proprio esercito!
Roba che a incontrare un contadino o un commerciante per la strada, lo si iscriveva d'ufficio nelle specie protette a rischio di estinzione.
Vogliamo parlare delle figlie belle e colte, ma povere, dei vicari di campagna?
Quegli ometti dovevano essere quanto meno prolifici come conigli!!
Insomma, se usciamo dalla magia della singola saga, o della singola storia, e ci poniamo in un'ottica di "bieca" razionalità, questo paese era un bizzarro agglomerato di bellissimi, scurissimi e umorali gentiluomini, tutti intenti a salvare radiose, disinteressate giovani donne coraggiose e disperate da una flotta di cattivi impressionante.
Però, non so voi, ma quando leggo qualcuno dei miei amati romance, la magia vince su considerazioni BANALI come quelle esposte sopra.
credo che ognuna di noi abbia ben chiaro nella mente tutto quello che ho scritto qui, e che lo ignoriamo VOLUTAMENTE.
Quando si leggono i romance non è tempo di razionalizzare, ma di sognare!
LLucya73

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti! Sei stata molto divertente nell'elencare le "piccole pecche" dei romanzi che tanto amiamo!
Se tutte le eroine dei romanzi e i loro eroi della stessa epoca si incontrassero non basterebbe l'intera isola britannica ad ospitarli, ma l'importante è che ogni singolo libro ci faccia sognare e sia scritto bene (e se tradotto non sia tagliuzzato!)

Ciao e continua così!
Lady Wessex

Anonimo ha detto...

carissima Llucya complimenti per la scelta di un blog tutto tuo,la trovo la naturale conseguenza della tua bravura dismostrata ampiamente tra sondaggi, recensioni e video!!
Leggendo il post sulla Season londinese mi hai strappato ben più di un sorriso e...sì, anche io sono tra quelle che "consapevolmente" ignorano le bizzarrie e le analità da te così ben descritte!!
Baci
Barbara

Monica78 ha detto...

Sono perfettamente daccordo con te il regency era veramente il paese della cuccagna! Non sai quanto darei per vivere come una lady in quei tempi!

Anonimo ha detto...

Ciao LLucya, i miei più sinceri complimenti! Visto il talento che hai mostrato a tutte noi con video,sondaggi e recensioni è logico per te avere un luogo tutto tuo....
In bocca al lupo!!!
Baci
Lucia Scarpa ^__^

Anonimo ha detto...

Che bello Llucya anche tu ti sei buttata e hai inaugurato il tuo blog! Brava! Cosa che spero di fare anch'io fra breve...ma rimanendo sempre in piacevole compagnia del blog di Ross e di tutte voi naturalmente!L'unione in questo caso non solo fa la forza ma raddoppia e triplica il piacere!
Il periodo Regency è affascinante sotto tantissimi aspetti,vere e proprie favole per 'bambine adulte'... un bell'aristocratico inglese da far cadere ai nostri piedi...chi non lo vorrebbe?! Va bè, forse nella vita reale ci creerebbe qualche problemino, ma nei sogni...nei sogni possiamo vivere cento, mille vite, cento mille avventure, basta la fantasia! E poi si torna alla vita di tutti i giorni, al nostro essere donne dei nostri tempi:impegnate, attive, con i piedi ben per terra. Ma capaci di trovare, all'occorrenza, quell'angolo di sogno,di fantasia, che ci fa vivere meglio...alla faccia di chi non lo capisce!

Francy