Ciao a tutto il web e buona giornata (oggi c'è il sole!!!)...
Eccomi qui, reduce da una influenza che mi ha allontanata dal pc - e quindi dal mondo - per una intera settimana... ora ritorno, un po' stropicciata e intorpidita, ma con tanta voglia di chiacchierare!!
E inizio subito con una recensione nata dal nulla… una recensione di cui a voler guardare non c’era nemmeno bisogno, dato che sia autrice (Mary Balogh), che titolo, (“Sposa a Metà”), primo capitolo della saga Slightly, non hanno bisogno di presentazioni. Inoltre, non è una recensione che nasce da fresca lettura, essendo questo un libro che ho letto anni fa, anche se ogni tanto ci ricado e lo rileggo!
Però, questo titolo è il simbolo di una domanda che mi sono posta qualche giorno fa.
Perché un libro diventa D.I.K.?
(Desert Island Keeper)
La trama di “Sposa a metà” è riassumibile in 5 righe.
Scommettete?
Alla morte in battaglia del suo sottoposto, Capitano Morris, il colonnello Aidan Bedwyn – onora la promessa fattagli in punto di morte – recandosi dalla sorella di questo, Eve e, per aiutarla a garantirsi l'eredità, la sposa. La lotta per superare le vicissitudini delle rispettive famiglie li avvicinerà e li farà conoscere e il loro diventerà un matrimonio d’amore.
Scommettete?
Alla morte in battaglia del suo sottoposto, Capitano Morris, il colonnello Aidan Bedwyn – onora la promessa fattagli in punto di morte – recandosi dalla sorella di questo, Eve e, per aiutarla a garantirsi l'eredità, la sposa. La lotta per superare le vicissitudini delle rispettive famiglie li avvicinerà e li farà conoscere e il loro diventerà un matrimonio d’amore.
Ecco qui una ricetta semplice-semplice e veloce-veloce, di quelle che solo in mano ai veri chef diventano manicaretti.
E allora come mai Sposa a metà è diventato un DIK per me e per molte altre appassionate del genere? Per i protagonisti, credo.
Aidan è un uomo alto, massiccio e non bellissimo, che cerca sempre di vivere onorevolmente. Questo per lui significa fare al meglio un lavoro che non gli piace (il soldato) e tener fede alla propria parola.
Eve è la figlia di un arricchito minatore gallese che cerca di combattere la sfortuna (morte della madre, del padre, del fratello, eredità in mano a un crudele cugino) e di dividere la fortuna economica che ha avuto, riunendo intorno a sé persone che hanno bisogno di lei.
Dunque, Eve non ha una famiglia di sangue, ma si crea una famiglia di affetti.
Io credo che questo libro rimanga nel cuore perché Aidan ed Eve sono eroi nel senso più puro del termine.
Eroi quotidiani.
Eroi silenziosi, che cercano di superare senza clamore e senza gloria le difficoltà che la vita para loro innanzi. Saranno proprio le avversità quotidiane che faranno nascere e rinsaldare quell’amore che crescerà tenero e… “normale” come loro, affettuoso e … impegnativo come la vita, fatto anche di riconoscenza e di gratitudine e di affetto.
Per me questo è diventato un DIK perché è la storia speciale di due persone normali, con tutto quello che significa essere persone normali e dover fronteggiare i super problemi della vita con le armi della nostra normalità.
Aidan e Eve, aristocrazia a parte, sono davvero normali (lui ha una famiglia faticosa ed invadente e un lavoro che non ama, lei una situazione finanziaria faticosa e una famiglia che le pesa addosso)… normali, quindi, come ognuno di noi … così come è normale – e speciale insieme – chi ha il coraggio di superare i piccoli e grandi affanni per i quali non viene premiato né osannato pubblicamente.
Desert Island keeper, quindi… per l’umanità profonda e struggente dei protagonisti, che magari non fanno acrobazie sui materassi, ma sanno cosa vuol dire quando la vita ti si rivolta contro.
Vaneggiando tra me e me, pensavo che un DIK come questo potrei chiamarlo anche NESQUIK (Non Esco Senza Questo Keeper), non fosse che è un marchio di cioccolato, o SMS (Senza, Mi Scoraggio) ma è il nome dei messaggini telefonici…
Scherzi a parte, trovo che Sposa a Metà sia uno dei titoli più commoventi, belli e struggenti della Balogh. Da leggere!!!
LLucya73
Eroi silenziosi, che cercano di superare senza clamore e senza gloria le difficoltà che la vita para loro innanzi. Saranno proprio le avversità quotidiane che faranno nascere e rinsaldare quell’amore che crescerà tenero e… “normale” come loro, affettuoso e … impegnativo come la vita, fatto anche di riconoscenza e di gratitudine e di affetto.
Per me questo è diventato un DIK perché è la storia speciale di due persone normali, con tutto quello che significa essere persone normali e dover fronteggiare i super problemi della vita con le armi della nostra normalità.
Aidan e Eve, aristocrazia a parte, sono davvero normali (lui ha una famiglia faticosa ed invadente e un lavoro che non ama, lei una situazione finanziaria faticosa e una famiglia che le pesa addosso)… normali, quindi, come ognuno di noi … così come è normale – e speciale insieme – chi ha il coraggio di superare i piccoli e grandi affanni per i quali non viene premiato né osannato pubblicamente.
Desert Island keeper, quindi… per l’umanità profonda e struggente dei protagonisti, che magari non fanno acrobazie sui materassi, ma sanno cosa vuol dire quando la vita ti si rivolta contro.
Vaneggiando tra me e me, pensavo che un DIK come questo potrei chiamarlo anche NESQUIK (Non Esco Senza Questo Keeper), non fosse che è un marchio di cioccolato, o SMS (Senza, Mi Scoraggio) ma è il nome dei messaggini telefonici…
Scherzi a parte, trovo che Sposa a Metà sia uno dei titoli più commoventi, belli e struggenti della Balogh. Da leggere!!!
LLucya73
3 commenti:
Lucetta, io condivido il tuo commento al 100%! Slightly Married (sposa a metà) è forse il mio preferito della saga dei Bedwyn, esattamente per le ragioni che hai detto. E quel Aidan Bedwyn...così controllato, con la sua formazione militare, forte e vulnerabile al tempo stesso...esattamente quello che fa per me! Non sono una a cui piace l'amore a prima vista nei romanzi, e ci credo poco anche nella realtà, sono sincera. L'amore mi piace che sia una conquista e una meravigliosa scoperta che trasforma la vita... per questo deve essere difficile da conquistare... così dà ancora più soddisfazione! E poi mi piace che quello fra questi protagonisti sia un affetto maturo, fra due adulti che quasi senza volerlo scoprono che l'amore,a volte, arriva nella maniera più inaspettata. Un libro che non mi stanco mai di rileggere! Anche per me decisamente un D.I.K !
Anche un NESQIK però non è male Lucy...! ^__*
Francy
il libro della balogh che anche io ho preferito...il tuo video poi lucetta....e' troppoooooooo bello!
Bello Sposa a metà...
In generale, per me un dik è un romanzo che si lascia dietro qualcosa: emozioni, ma anche un pò di nostalgia!
Almeno a me succede questo...
Un bacio.
P.S. Bello il video!
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